2000

I primissimi anni del nuovo millennio vengono considerati dagli appassionati del genere il periodo migliore per la dance italiana.Nonostante questo, sono brani di natura molto diversa a dominare le scene: si passa dalla house sofisticata di "GrooveJet" di Spiller (cantata da Sophie Ellis-Bextor) alla trance di "Komodo/Save a soul" di Mauro Picotto, alla mediterranean progressive di "L'Amour Toujours" di Gigi D'Agostino, alla dance italiana più facile di "Let me Stay" di Prezioso feat. Marvin, o di "Inside to outside" (1999) e di "Beautiful world" (2000) entrambe di Lady Violet, fino al fenomeno italodance degli Eiffel 65 che acquistano successo non solo in Italia.

La dance italiana subisce così una nuova omologazione e vede, come già successo in precedenza, l'uscita di un notevole numero di produzioni "calco" dei successi del momento.

I primi anni del nuovo millennio vedono il ritorno in Italia del fenomeno house: nei club si alternano sonorità funky campionate e stravolte come nel caso di "In The Music" dei DeepSwing o di Tom Jones che fa remixare la propria "Sex Bomb" da Mousse T, il quale campiona "All American Girls" delle Sister Sledge.

La club culture prende nuovamente il sopravvento e stavolta il fenomeno house attinge alle sonorità funky anni settanta. Esempi notevoli di questo nuovo filone di House moderna sono senza dubbio: "Disco Down" degli House of Glass (2000), "Rise" dei Soulproviders (2000), Soul Heaven dei Goodfellas (2000), Rise Up di SunKids feat. Chance (vocalist dalla voce incredibilmente somigliante a quella di Aretha Franklin, nonché corista di Zucchero) (2000), Right On di Silicone Soul (2001), (Play)House Music di Louis Radio feat. Sabrina Johnston (2001), Black Water degli Octave One (2001) e Shined on Me di Praise Cats (2001), Can't Get You out of My Head della star Kylie Minogue con l'album Fever del 2001 che riprenderà la dance anni 90. In questo periodo sorge anche un fortunato nuovo filone di House "Afro-Tribale" che vuole distinguersi per la sua ricercatezza ed esoticità. Della tribal-house vanno senz'altro ricordati: Edony Clap Your Hands di Africanism (2000), Sume Sigh Sey di House Of Gypsies (2001), Coffee Beats vol.1 di Del Gado (2002), Linda di Martin Solveig (2002), Madan (Martin Solveig Remix) di Salif Keita (del 2002 ma che spopolerà nel 2003).

Due DJ italiani riportano in auge il genere Techno: Benny Benassi e il cugino Alle (Benassi Bros) con la hit Satisfaction (successo mondiale del 2003), rispolverano i suoni pesanti ed ipnotici della techno dei primi anni novanta, creando un nuovo filone che molti etichettano come "trance", altri come "electro" o "tech house".

Verso la fine del 2002 Discoradio rivela al grande pubblico il talento di Luca Zeta con il brano "I'll Be Good To You" seguito, l'anno dopo, da "Got To Believe". Nell'estate del 2003, nasce il progetto”Danijay feat.hellen” (che dal 2004 in poi continuerà come solista Danijay) e “Promiseland” proseguendo con vari successi italodance anche in contrasto con il filone house che spopola. In quest'anno, inoltre, arrivano in cima alle classifiche tormentoni come "Voglio vederti danzare 2003" di Prezioso feat. Marvin, "Giulia" di Dj Lhasa e "Dragostea din tei" del gruppo moldavo O-Zone, remixata da Gabry Ponte.

Agli inizi del terzo millennio, inizia a dilagare però anche il fenomeno Napster: il pubblico sceglie di non comprare più musica originale ma di attingere ad internet come unica fonte di informazione e di assunzione di musica. Le compilation di musica da discoteca (le varie etichette come Hit-Mania, Hot Party etc.), subiscono un drastico crollo delle vendite

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti: